STUDIO D'IMPATTO AMBIENTALE


 

Planimetria di progetto sovrapposta alla carta GEOLOGICA

 

Planimetria di progetto sovrapposta alla carta della  VEGETAZIONE

 

 

Vegetazione delle aree umide

Nel canale centrale sopravvivono lembi di vegetazione fluvio-palustre, ultimi lembi della vegetazione esistente prima della bonifica. Testimoniano inoltre una qualtà delle acque relativamente buona, anche se influenzata in senso eutrofico dai coltivi adiacenti.

Nelle bassure retrodunali sono presenti estesi popolamenti a Phragmites e Bulsboschoenus che si distribuiscono in relazione alla salinità della falda e ai periodici inondamenti dell’adiacente corso d’acqua. Sullo sfondo boscaglieripariali termofile a Tamarix gallica.

 

Vegetazione dunale

La vegetazione a graminacee perenni dei sistemi dunali è frammentata e sostituita quasi ovunque da vegetazione pioniera a specie annuali. Nella foto popolamenti delle dune embrionali ad Agropyron junceum. La vegetazione dunale a causa del disturbo è sostituita da vegetazione pioniera del Sileno coloratae-Vulpietum membranaceae (nella foto). Ma alcune specie delle dune, come Pancratium maritimum sono in grado di sopravvivere all’interno delle formazioni di sostituzione se il disturbo non è troppo intenso.
 
Molto estese nell’area le garighe alo-nitrofile riferibili al Loto commutati-Artemisietum variabilis. Più scuri i popolamenti a Ephedra distachya.  

 

Foreste di latifoglie

Rimboschimenti

Nelle depressioni con falda dolce permanente si sviluppano boscaglie dell’Aro-Ulmetum, mantello dei boschi igro-mesofili a Farnia e Frassino.

Nei tratti meno disturbati del rimboschimento ad Eucaliptus è in atto un invasione di specie autoctone che lentamente tendono a riformare le comunità naturali a sempreverdi e caducifoglie.

 

Testuggine palustre (Emys orbicularis) nel giucheto, maggio 2005. (Foto F. Scarfò)

 


ESEMPIO DI MATRICE CAUSA CONDIZIONE EFFETTO