REGIONE LAZIO

Comune di Roma

 

PROGETTO LIFE ROMA PER KYOTO

AZIONE PILOTA

 

INTERVENTO DI FORESTAZIONE IN LOCALITA' MONTE CUCCO

NELLA RISERVA NATURALE VALLE DEI CASALI

 

 Il progetto prevede la realizzazione di 2 differenti tipologie di intervento legate alle caratteristiche morfologiche dell’area:

  1. Impianto su terreni con esposizione NE, in corrispondenza di una zona con morfologia a impluvio:  tipologia A
  2. Impianto su terreni con esposizione da ENE a SE: tipologia B

 

  TIPOLOGIA A

 

Questa tipologia di impianto verrà realizzata in corrispondenza di una vallecola declive rivolta a nord, dove maggiori sono le potenzialità per specie più mesofile rispetto a quelle della tipologia B. Si prevede la messa a dimora di alberi su file parallele con sesto di 3 x 3 m.

Per assicurare un effetto di ondulazione e movimento verranno create file di impianto principali e secondarie, dove le file secondarie risultano sfalsate di 0,5 m rispetto alle file principali. L’effetto finale è quello di file ondulate le cui piante sono ad una distanza compresa tra 3-4,5 m, distanza che consentirà la meccanizzazione delle operazioni colturali negli anni successivi. La buca d’impianto dovrà avere una dimensione minima di 2 volte la dimensione del pane di terra o della zolla.

In tale zona verranno messe a dimora le seguenti specie differenziate con le rispettive percentuali di presenza, in modo tale da assicurare un popolamento misto:

 

 

 Nome volgare             nome scientifico

TIPOLOGIA A

Cerro

Quercus cerris

20%

Farnetto

Quercus frainetto

15%

Acero campestre

Acer campestre

15%

Olmo

Ulmus minor

15%

Roverella

Quercus pubescens

15%

Leccio

Quercus ilex

10%

Orniello

Fraxinus ornus

10%

 

 

  TIPOLOGIA B

Si prevede lo stesso tipo d’impianto della tipologia A (sesto 3x3 m in file sfalsate) ma con specie e mescolanza diverse. Infatti le aree interessate da tale tipologia presentano una esposizione che aumenta la radiazione solare incidente con conseguente incremento del deficit idrico del suolo. Per tale ragione le specie da impiegare dovranno avere caratteri di maggiore frugalità, essere termofile e tendenzialmente euriterme, xerofile nei confronti delle esigenze di umidità del suolo, eliofile almeno nei primi stadi di sviluppo e indifferenti o oligotrofiche in rapporto alla richiesta di nutrienti del suolo, escludendo specie con particolari limiti di tolleranza nei riguardi del pH (es. la sughera).

 

 

 Nome volgare   nome scientifico

TIPOLOGIA B

Leccio

Quercus ilex

35%

Roverella

Quercus pubescens

15%

Orniello

Fraxinus ornus

20%

Bagolaro

Celtis australis

10%

Alloro

Laurus nobilis

10%

Acero minore

Acer monspessuolanum

5%

Albero di giuda

Cercis siliquastrum

5%